giovedì 14 agosto 2008

L'incubo dei risparmiatori: i conti dormienti muoiono nel sonno!


Questa l'ho scoperta solo oggi...
Se hai un conto in banca e non lo "tocchi" per 10 (dieci) anni ti viene "soffiato" via dallo stato!
Interessante come il "versare denaro" dall'esterno non venga considerato operazione valida al fine di azzerare il conteggio prima della rapina-di-stato.

Chiaro che e' raro di questi tempi avere denaro da parte senza avere bisogno di utilizzarlo per ben venti anni (infatti anche dopo la rapina ci concedono altri dieci anni per contestarla), ma mi vengono in mente discorsi "da vecchi" sentiti anni fa.
Cose del tipo: metti via i soldi che un domani ti potranno servire!
Occhio pero' a non aspettare troppo, perche' potresti non trovarli piu'.

#############
Conti dormienti, l'ultima chiamata - LASTAMPA.it: "Il 16 agosto scadono i termini, ma ci sono quattro mesi di tempo per agire
TORINO
Conti dormienti, ultimi giorni per il «risveglio». Si sta concludendo, infatti, il conto alla rovescia per rispondere all’appello del 16 agosto, giorno in cui scade il termine per riattivare quei conti andati «in letargo» e non movimentati da almeno dieci anni.

I titolari di conti e rapporti dormienti possono reclamare la titolarità del proprio conto direttamente presso la banca. «Per dare la 'sveglia' al conto - assicura l’Abi, l’associazione bancaria italiana - basterà 'farsi vivi' avvertendo la propria banca, richiedere un estratto conto o un carnet di assegni». Non interrompono la «dormienza», invece, tutte le operazioni in automatico o quelle disposte dalla banca, ad esempio, operazioni quali l’addebito Rid e altre forme di pagamento automatico. Stesso discorso vale per eventuali bonifici effettuati da terzi come nel caso dell’accredito dello stipendio o della pensione.

«Per chi ha ricevuto la raccomandata inviata dalla banca nell’ultimo giorno utile, e cioè il 17 febbraio scorso - assicura l’Abi - ci sarà tempo fino a lunedì 18 per 'scongelare' il proprio conto». Per chi, invece, non abbia ricevuto la raccomandata «comunque inviata dalla banca - continua l’Abi - è previsto, nel rispetto dei tempi di giacenza, un mese in più per "risvegliare" il conto. Il termine si sposta alla metà di settembre, se l’invio è stato effettuato alla metà di febbraio».

Nessun problema, comunque, per chi dimentica la scadenza di agosto. Gli istituti, infatti, avranno ancora quattro mesi di tempo - e cioè entro il 16 dicembre - per devolvere le somme al Fondo istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, e i clienti, fino al momento della devoluzione al Fondo, potranno ancora rivolgersi direttamente alla propria banca.

«Un ulteriore strumento di informazione alla clientela - assicura l’Abi - nasce a seguito di una decisione autonoma delle banche che, almeno un mese prima del versamento al Fondo, pubblicheranno l’elenco di tutti i rapporti dormienti online e nelle proprie filiali». Per quei clienti che si "sveglieranno" in ritardo, inoltre, nessun pericolo di perdere i diritti sul proprio conto. Potranno, infatti, reclamarne la titolarità anche dopo che la somma sarà versata al Fondo ministeriale e per farlo avranno 10 anni di tempo.
#############

Volutamente non considero sufficiente l'invio di una raccomandata al titolare del conto, il principio a mio avviso non è particolarmente etico imporre un limite senza informare debitamente i correntisti fin dalla stipula del contratto.